La moda a volte può essere anche salutare: la Curcuma longa L. e i suoi numerosi benefici.
- Dott.ssa Samanta Sghedoni
- 1 nov 2016
- Tempo di lettura: 3 min

La Curcuma longa L., originaria delle regioni asiatiche (in particolare di India e Pakistan), è a parer mio una pianta meravigliosa non solo esteticamente... scopriamo il perchè.
La parte più importante è rappresentata dai rizomi, perchè da essi si estrae la sostanza che è impiegata per molteplici scopi: come colorante per la lana e per la seta, come colorante alimentare (mostarde, pasticceria, formaggi), come spezia per insaporire i cibi (soprattutto come ingrediente in molte varietà di polveri di curry e salse) ma soprattutto per scopi fitoterapici.
E' fortemente consigliata a chi presenta disturbi a livello epatico anche di tipo infiammatorio: attraverso numerosi studi sia in vitro che in vivo, si è dimostrata un ottimo coadiuvante nel mantenimento del buono stato di salute dell’organismo e soprattutto del fegato e dell’apparato digerente. Possiede anche proprietà antiflogistiche, infatti studi in vitro dimostrano che ha un’azione antiossidante sulle piastrine, esercitata soprattutto attraverso l’inibizione della produzione di numerose proteine proinfiammatorie. L’estratto idroalcolico può essere utile nel migliorare gli effetti legati all’artrite. Si è verificato inoltre che la curcuma possiede effetti anticarcinogenici e potrebbe essere utile per i processi infiammatori del sistema nervoso centrale.
La principale responsabile di tutti questi effetti benefici è la curcumina, un polifenolo appartenente alla famiglia dei curcuminoidi (che assieme agli olii essenziali costituiscono la maggior parte delle sostanze contenute nella curcuma). Nonostante tutto, la curcumina presenta un problema non indifferente: ha una ridotta biodisponilità (che non è altro che il rapporto tra la quantità assunta e la quantità che arriva indenne nella circolazione sistemica). Per ovviare a questo problema, si stanno effetuando moltissimi studi: è stata valutata la complessazione con ciclodestrine, la coniugazione con nucleosidi, biopolimeri e nanoparticelle lipidiche solide. Studi che sono ancora in corso d'opera.
Oltre alle numerose proprietà già elencate, la curcuma sembra essere utile per prevenire le malattie neurodegenerative. Queste ultime comprendono un insieme composito di patologie che hanno come bersaglio primario il sistema nervoso centrale e sono caratterizzate da un processo cronico e selettivo di morte cellulare a carico dei neuroni. L’eziologia esatta alla base di questo processo patogenetico non è definita, tuttavia fattori di rischio di origine sia genetica sia ambientale sembrano giocare un ruolo fondamentale. Le più note sono il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, il morbo di Huntington, la sclerosi laterale amiotrofica e la demenza a corpi di Lewy. Diverse malattie neurodegenerative sembrano essere il risultato dell'aggregazione di proteine anomale nel cervello. Per quanto riguarda la curcumina, si è ampiamente affermato che possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie: uno studio in vivo ha dimostrato che essa sopprime l'infiammazione e riduce il danno ossidativo al cervello, inoltre abbassa i livelli di proteine anomale per poi bloccarne l'aggregazione. È stato anche dimostrato che la curcumina ha potenziali effetti benefici sulla cognizione, il comportamento e la funzione quotidiana nei pazienti affetti da questa patologia neurodegenerativa in forma lieve o moderata.
La curcuma non presenta particolari effetti collaterali alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia un'ipersensibilità accertata del paziente ad uno o più componenti della sostanza. Gli estratti possono inibire l'attività del citocromo P450 e di tutti i suoi isoenzimi, ecco perché viene di solito sconsigliata a chi sta assumendo particolari farmaci salvavita. L'impiego della curcuma è controindicato in gravidanza, in allattamento e in pazienti con occlusione biliare. In caso di calcolosi biliare la Curcuma deve essere usata solo su prescrizione del medico curante. Inoltre, tutti i pazienti che presentano disturbi alle vie biliari, devono prestare molta attenzione a non utilizzare la spezia Curry, che contiene il 28% di curcumina.
Vieni a trovarci, la tua erboristeria la trovi a Rubiera (RE), Castellarano (RE), Formigine (MO) e Spezzano (MO). Ti aspettiamo!
Comments